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Tradizioni Giapponesi di fine anno: riti e simbolismi del Capodanno in Giappone

In Giappone, il Capodanno, noto come Oshōgatsu (お正月), è uno dei momenti più significativi dell’anno.


Non si tratta solo di una festa, ma di un’occasione per riflettere, rinnovarsi e onorare tradizioni antiche che uniscono famiglia, spiritualità e comunità.


Questo periodo, che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno, è ricco di rituali unici che raccontano molto della cultura giapponese.


Ōsōji: un rituale di purificazione

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Uno dei preparativi fondamentali per il Capodanno giapponese è l’Ōsōji (大掃除), letteralmente “le grandi pulizie”.

Durante questo rituale, ogni casa viene pulita a fondo, dagli angoli più nascosti alle superfici più utilizzate, con la partecipazione attiva di tutti i membri della famiglia.

L’Ōsōji non si limita alla semplice pulizia: simboleggia la purificazione e il rinnovamento, un atto simbolico per lasciare andare il passato e creare uno spazio di armonia e serenità in vista del nuovo anno.

Parte del processo consiste anche nella selezione e nello smaltimento degli oggetti inutili o ingombranti, contribuendo a creare un ambiente ordinato, pronto ad accogliere il futuro con leggerezza.


Questo rituale prepara la casa per la visita di Toshigami, la divinità della fortuna, che secondo la tradizione giapponese arriva il 1° gennaio per portare prosperità e benedizioni.


Anche scuole e uffici partecipano a questa tradizione, riordinando spazi, eliminando vecchi documenti e riorganizzando gli archivi, per iniziare l’anno con una nuova energia.


Nengajō: i biglietti d’auguri per il nuovo anno

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Come il nostro invio di cartoline natalizie, in Giappone è tradizione inviare i Nengajō (年賀状), biglietti d’auguri per il nuovo anno.


Questa usanza ha origini antiche: già nel periodo Heian, i nobili inviavano lettere ai conoscenti lontani per esprimere i loro auguri.


Le cartoline devono assolutamente arrivare il primo di gennaio, grazie all’efficienza delle poste giapponesi, che si occupano di recapitarle tutte nello stesso giorno!


I Nengajō sono spesso decorati con illustrazioni dell’animale dello zodiaco cinese dell’anno in arrivo e accompagnati da frasi tradizionali come “Akemashite omedetō gozaimasu” (明けましておめでとうございます).


Questi messaggi non sono solo un gesto di cortesia, ma anche un modo per mantenere vivi i legami con amici e familiari lontani, celebrando la continuità delle relazioni.

Kagami Mochi: un simbolo di prosperità

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Il Kagami Mochi (鏡餅) è un dolce che decora molte case giapponesi durante il Capodanno.


Composto da due mochi rotondi sovrapposti e sormontati da un daidai, una tipica arancia amara giapponese, il Kagami Mochi racchiude significati profondi legati alla continuità e al rinnovamento.


I due mochi rappresentano l’anno passato e quello futuro, mentre il daidai, il cui nome significa “di generazione in generazione”, simboleggia la continuità familiare.


La composizione viene posta su un supporto di legno chiamato Sanpo (三宝) e collocata davanti al Kamidana, il piccolo altare shintoista domestico.


Un dettaglio importante è il shihobeni (四方红), un foglio di carta posizionato sotto il dolce.


Questo elemento, oltre a essere esteticamente elegante, ha un significato benaugurante: protegge simbolicamente la casa da incendi e disastri.


Il Kagami Mochi non è solo una decorazione: è un’offerta dedicata a Toshigami, la divinità del nuovo anno. La tradizione vuole che non venga consumato fino all’11 gennaio, quando la presenza della divinità ha lasciato la casa, portando con sé i buoni auspici per l’anno a venire!

Toshikoshi Soba: un piatto carico di significato

 

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La sera del 31 dicembre, i giapponesi gustano i Toshikoshi Soba (辺そば), spaghetti di grano saraceno serviti in brodo caldo.


La tradizione dei Toshikoshi Soba nasce dalle qualità del grano saraceno, una pianta resistente che prospera anche in condizioni difficili.


Gli spaghetti soba, lunghi e sottili, rappresentano il desiderio di una vita lunga, prospera e senza ostacoli. Consumare questo piatto alla vigilia di Capodanno è considerato un modo per “tagliare” con le difficoltà dell’anno appena trascorso e creare un ponte verso il nuovo anno.


Joya no Kane: il suono delle campane

 

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A mezzanotte, i templi buddisti fanno risuonare le loro campane con 108 rintocchi. Questo rituale, chiamato Joya no Kane (除夜の鐘), rappresenta la purificazione dai 108 desideri terreni che, secondo il buddismo, causano sofferenza.

Ogni rintocco è un invito a lasciarsi alle spalle emozioni negative come rabbia, invidia e attaccamento, purificando l’anima per accogliere l’anno nuovo con serenità.


Hatsuhinode e Hatsumōde: i primi gesti del nuovo anno

 

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L’Hatsuhinode (初日出), ovvero l’osservazione della prima alba dell’anno, è un momento di contemplazione profonda.

Il sole è una figura simbolica e mitologica per i giapponesi ed è quindi importante godere dello spettacolo della sua nascita.

Molti giapponesi si recano in montagna, in spiaggia o su grattacieli per ammirare il sorgere del sole, simbolo di speranza e rinnovamento.


Un’altra tradizione fondamentale è l’Hatsumōde (初詣), ovvero la prima visita al tempio. Questa usanza prevede che, durante i primi giorni dell’anno, le persone si rechino in un tempio shintoista o buddista per pregare, augurarsi fortuna e acquistare amuleti di buon auspicio chiamati omamori.


Durante l’Hatsumōde, le persone indossano spesso i tradizionali kimono, pregano per la realizzazione dei loro desideri e bevono sakè in segno di buon augurio.


È anche il momento per liberarsi degli amuleti comprati l’anno precedente: vengono portati al tempio per essere inceneriti e purificati. Inoltre, molti approfittano per consultare gli omikuji, bigliettini che predicono la fortuna.


J-Beauty e i rituali di rinnovamento

 

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I rituali della J-Beauty, la cosmesi giapponese, incarnano valori e tradizioni profondamente radicati nella cultura del prendersi cura di sé.


Non si tratta di una semplice routine di bellezza, ma di un vero e proprio invito a ritagliarsi del tempo, creando uno spazio personale nella frenesia quotidiana.


Ogni passaggio della routine, dalla detersione accurata alla nutrizione profonda, è concepito come un atto intenzionale di rinnovamento. Questo approccio si ispira all’idea giapponese di lasciar andare il superfluo, vivere il momento presente e coltivare equilibrio e serenità interiore.


Da Shibui, ti invitiamo a scoprire rituali ispirati alla tradizione giapponese, con cosmetici naturali e sostenibili, dove ogni giorno può diventare un'opportunità per prenderti cura di te, rigenerarti e coltivare energia positiva.


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